Cambiare si può: la curiosità epistemica alla base di una Scuola nuova
Cambiare si può!
Sono parecchi coloro che sostengono che la scuola sia sopravvissuta alla pandemia provocata dal Covid-19 grazie alla “creatività” di tutti coloro che in questi mesi si sono spesi per organizzare ambienti di apprendimento diversi da quelli tradizionali. Ambienti capaci non solo di non interrompere il compito della scuola (“continuare a dare corpo e vita al principio costituzionale del diritto all’istruzione"), ma addirittura di “promuovere nuove visioni”, dimostrando a chi vorrebbe la scuola sempre uguale ed ingessata ... che cambiare si può.
Dobbiamo ammettere che di criticità ce ne sono state durante la chiusura delle scuole, ma certamente non devono annullare quanto, invece, di significativo è stato fatto in molte istituzioni scolastiche, grazie a dirigenti e docenti che si sono impegnati giorno e notte per far sì che la didattica a distanza (DaD) sia poi risultata un’esperienza utile per la maggioranza degli studenti, che, a parte la nostalgia per i compagni, problemi tecnici a causa della connessione che va e viene, un carico di lavoro a volte notevole ... sembrano essere rimasti soddisfatti del lavoro di molte persone che ha permesso di portare avanti l’anno scolastico.
A cura di Viviana Rossi e Maria Enrica Bianchi
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