Chi siamo
Da oltre un secolo siamo impegnati ogni giorno a costruire per la scuola italiana un catalogo di qualità, puntualmente al passo coi tempi. In Lattes il libro nasce e si sviluppa, dal lavoro editoriale, alla produzione, al percorso commerciale, in un ambiente in cui la passione per la cultura e l'insegnamento ci guidano alla ricerca dell'eccellenza. Oltre 40 titoli per la Scuola Secondaria di Primo Grado e 20 per la Secondaria di Secondo Grado, in versione cartacea e digitale, costituiscono la nostra proposta editoriale, attenta alle più diversificate esigenze della scuola e delle famiglie.
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La nostra storia
Le origini
Simone Lattes (Torino 1862–1925), già impiegato presso la libreria Casanova (ora Luxemburg), inaugura nel 1893, in via Garibaldi 3, l’omonima libreria, oggi scomparsa. Ben presto, all’attività libraria si affiancano le prime iniziative editoriali dedicate al Piemonte, dove Lattes è nato e dove, tre secoli prima, avevano trovato asilo i suoi antenati che, esiliati dalla Spagna, avevano tratto il loro cognome da una cittadina a pochi chilometri da Montpellier.
L’esordio avviene nel 1896 con la pubblicazione dell’opera di Lombardo sul Teatro piemontese e Italia e Spagna nel secolo XVIII di Cian a cui seguono, nel 1897, diverse opere di Viriglio, tra le quali Come si parla a Torino e Torino e i torinesi.
La vocazione piemontese della casa editrice tornerà a riaffiorare in epoche diverse: Lo sviluppo edilizio a Torino di Boggio e La posizione geografica di Torino di Gribaudi nel 1909, l’Alberto Notadi Castellino nel 1912, Il palazzo Madama di Torino di Telluccini nel 1923, l’Emanuele Filiberto di Bettazzi nel 1928 , la Storia di Torino di Cognasso nel 1934 e i romanzi storici di L. Gramegna (La strega, del 1936, è l’ultimo di una lunga e fortunata serie).
Il Novecento e gli anni ’10
Il proprietario, Simone Lattes, ne diventa il consigliere delegato, mentre alla presidenza viene nominato Enrico Bemporad, titolare dell’omonima casa editrice fiorentina, le cui edizioni (oltre a quelle di Zanichelli e Sansoni) sono distribuite in Piemonte e Liguria dalla Lattes.
Allo stesso Bemporad si deve l’acquisto, da parte della Lattes, di alcune quote di partecipazione nella casa editrice Sansoni, divenuta Società anonima dopo la scomparsa del suo titolare.
Nei cinque mesi successivi alla sua costituzione, la Lattes pubblica, tra novità e ristampe, quarantadue titoli di vario argomento: dalla Navigazione interna all’Agronomia e alle Piante medicinali, dall’Antologia e la Grammatica russa di Gutman-Polledro all’opera critica di Thovez su D’Annunzio.
Anni '20
Si procede a una nuova riorganizzazione e a un ridimensionamento delle varie attività aziendali: la libreria di via Po, la Biblioteca circolante e la libreria di Genova vengono cedute, mentre si liquida la partecipazione nella Sansoni di Firenze, sospendendone la distribuzione.
La casa editrice trasferisce nuovamente i propri edifici in via Garibaldi, nei locali soprastanti la libreria. Bemporad si dimette dalla presidenza e viene sostituito da Ernesto Lattes.
Anni '30
Nel contempo, l’importazione di materiale scientifico di produzione tedesca e il rilevamento delle collezioni scientifiche della ditta Bo, di Torino, già note e apprezzate negli istituti scolastici, consentono l’allestimento di un laboratorio scientifico.
Il presidente Vittorio Sacerdote - che aveva assunto la carica dopo la morte di Ernesto Lattes - e i sindaci supplenti, Ferruccio Valobra e Fernando Colonna, sono costretti a dimettersi per “ragioni di opportunità”. Alla Presidenza della E.L.l. viene nominato Giuseppe Ricchiardi.
Anni '40
Anni '50
Anni '60
Anni '70
Contemporaneamente la casa editrice pubblica, tra novità e nuove edizioni, testi di durevole successo. Per la prima volta compaiono, nel catalogo delle medie, i nomi di Bovio per la matematica (1970), di Iadarola per l’italiano e di Arduino per l’educazione tecnica (1973); mentre nelle superiori spiccano i testi di latino di Tàmmaro, di greco di Borio-Bairati, di matematica di Minaudo, di meccanica di Agosti e di geografia per gli Istituti tecnici di Landini-Fabris.
Anni '80
Anni '90
La Lattes resta indipendente e fedele al suo ruolo di affidabile punto di riferimento per il mondo della scuola.
Nel 1993 la casa editrice festeggia il Centenario dalla fondazione con un catalogo che propone testi destinati a incontrare gli apprezzamenti e il favore degli insegnanti.
Nella scuola media, è l’ora di Biblioteca di Bissaca e Paolella (1992), illustrata dagli acquerelli dipinti dallo stesso Mario Lattes.
I primi dieci anni del Duemila
A quella data la Lattes conta 59 titoli in catalogo tra scuola media inferiore e superiore, 15 persone fra impiegati, dirigenti e operai e una rete di 16 Concessionari distribuiti sul territorio nazionale. I primi anni vedono la casa editrice proiettata a mantenere la propria autonomia, cogliendo le nuove esigenze, incrementando l’offerta editoriale, pur con il contenimento dei prezzi di copertina, nonostante l’aumento dei costi e i grandi investimenti necessari per fronteggiare il nuovo scenario. A partire dal 2004 entrano a far parte dell’organico nuove figure professionali del settore, al fine di aumentare le competenze manageriali necessarie a sviluppare una maggiore focalizzazione del mercato scolastico in ambito editoriale e commerciale. Decisioni, queste, che portano l’azienda ad adeguarsi alle nuove esigenze di mercato, nella continuità della propria tradizione di impresa di famiglia. Ad autori storici quali Bissaca e Paolella, Arduino - ancora oggi in testa alle classifiche -Gilibert, Post-Baracchi e Tagliabue, si affiancano altri autori di spicco quali, per citarne alcuni, Emilia Asnaghi e Francesco Musso, rispettivamente per l’antologia italiana (Oltrepagina e Raccontami) e per la grammatica delle medie (Parole rosse parole blu, Parole che contano ed altri), Antonio d’Itollo per la storia delle superiori (La memoria del tempo, L’ombra di Argo).
Oggi
I cambiamenti imposti dall’era digitale alla società e al vivere quotidiano e ai quali anche il mondo della scuola è da più parti chiamato ad adeguarsi, offrono inoltre alla casa editrice l’opportunità di sviluppare e predisporre contenuti didattici che sempre più si integrino con i nuovi strumenti tecnologici (lavagne interattive multimediali, tablet, ambienti virtuali di apprendimento, eccetera).
In questo nuovo contesto, coerente con la propria storia e con la propria tradizione, la Lattes prosegue nel suo ruolo di portavoce di metodologie didattiche, facendo proprio anche il nuovo ruolo di formatore sull’utilizzo delle nuove tecnologie.